Con l’eccezione del lunedì mattina, quando l’arrivo a scuola è condizionato dai trasporti e proprio per questo le lezioni cominciano alle nove, con molta tolleranza per eventuali ritardi, una tipica giornata in convitto si svolge nel seguente modo: la sveglia del mattino è condizionata dall’orario scolastico, normalmente è alle 7:00. Molti studenti però ormai se la personalizzano. Soprattutto quelli più adulti. Curata l’igiene personale, ci si reca a colazione, che comincia alle 7:15 al suono della campanella e termina alle 7:35, con qualche minuto di tolleranza per i ritardatari e per lo smaltimento coda. Il primo campanello di ingresso alle lezioni è alle 7:55, il secondo alle 8:00.
Ci sono poi ingressi autorizzati in ritardo, per gli studenti che arrivano con i pullman da Casale e da Alessandria. La pausa intervallo è attorno a metà mattinata, con un orario che dipende dalle ore ridotte a 50 e 55 minuti o dalle ore piene di 60. Durante l’intervallo gli studenti, muniti di buono, possono acquistare il mitico panino Luparia, anche se l’indice di gradimento più alto è raggiunto al Venerdì, con la focaccia ripiena. Il prezzo, da molti studenti considerato anomalo, è di un euro e dieci, a panino. Niente soldi alla mano ma solo buoni acquisti, che si devono comprare con apposito bollettino postale. La trasparenza è la nuova parole d’ordine della scuola italiana.
La pausa pranzo comincia alle ore 13:00, tutti i giorni, gli studenti vi accedono scaglionati in turni, decisi da una tabella gestita dagli educatori e in relazione all’orario scolastico. Alla mensa scolastica sono ammessi anche i docenti che si fermano a scuola per impegni pomeridiani o per libera scelta.
Il Luparia va orgoglioso della propria cucina, perchè i pasti sono preparati freschi ogni giorno, con prodotti stagionali che talvolta, provengono direttamente dalle coltivazioni dell’Azienda Agraria, parte integrante dell’Istituto Agrario Luparia.
La tabella dietetica viene preparata in accordo con gli studenti, rappresentati da Lorenzo Abregal di quinta A. Forse l’unica critica che si può avanzare è legata ai numerosi cambiamenti del menù che dipendono dalle giacenze della dispensa. Mentre il lunedì, dopo la pausa del fine settimana, è comprensibile che la cottura dei pasti sia condizionata dalla ripresa settimanale. Molto apprezzati da tutti gli studenti sono i dolci di preparazione casalinga. Al termine delle attività pomeridiane viene servita la merenda, spesso si tratta di cibi confezionati, alternati a prodotti di forno o panini/toast. Questa ultima soluzione è stata espressamente richiesta dall’assemblea studentesca che ha addirittura proposto l’abolizione integrale dei cibi confezionati.
Considerando che l’ora studio comincia tutti i giorni alle ore 18 e si prolunga praticamente fino all’ora di cena, alla quale si partecipa in ordinata fila a partire dalle 19 e 15, gli studenti hanno finalmente un breve periodo di poco più di un’ora di tempo libero, che normalmente viene occupato in attività sportive di gruppo o da tavolo, mentre le ragazze organizzano attività legate allo spettacolo, non disdegnando le pratiche sportive.
Le giornate sono naturalmente diverse il martedì e il giovedì, sono infatti due giornate che non prevedono attività didattica pomeridiana. Sono ore di tempo libero, qualche famiglia riesce perfino a raggiungere i propri figli, con cui si ricongiunge ma fuori dal convitto, tuttavia questo tempo libero è spesso organizzato. Il campo di calcio all’aperto nella bella stagione; il nuoto presso l’Algarotti a Casale; il cricket in palestra; equitazione; il wolking e il ballo con gli educatori; la visione di film in aula polifunzionale e così via.
La cosiddetta ora studio è governata dagli educatori nondimeno gli studenti sanno anche organizzarsi a gruppi, anche se lo studio individuale continua a essere prevalente.
La cena della sera ricalca l’impostazione del pranzo, con qualche minestra in più, qualche dolce in meno e tanta frutta.
Siccome alle 10 gli studenti dovrebbero rientrare nelle loro camerate, non esiste un vero e proprio dopocena. Ma le vie del Luparia sono infinite, per cui se si pratica attività sportive o se si guarda tutti insieme un bel film, qualche deroga di orario viene concessa. Certo nella bella stagione andare a dormire alle dieci è quasi impossibile. Ma nel complesso non si sgarra di troppo, perchè gli educatori, per quanto tolleranti e comprensivi, tendono a fare rispettare gli orari. Fanno eccezione i maggiorenni che possono anche fare vita fuori dal convitto, purchè rientrino entro le 21 e 30 circa. Il minorenne che si esce con loro, deve rientrare accompagnato dai genitori la sera medesima e comunque essere autorizzato all’uscita dalle famiglie.
Nessuno rimbocca le coperte agli studenti, che il letto hanno imparato per tempo a farselo da soli.
Infine il venerdì alle 16 e 30, salvo eccezioni autorizzate, viene distribuita l’ultima merenda, che precede il liberi tutti. E’ fatto obbligo per gli studenti convittori di svuotare la camera e portare a casa la propria biancheria, che ritorna pulita il lunedì, quando i ragazzi hanno anche l’obbligo di ripristinare il proprio posto letto entro l’ora studio, per esigenze organizzative del convitto.
Auto private e mezzi pubblici, riportano finalmente nelle proprie case i ragazzi che possono così riabbracciare luoghi e persone a loro care, per un fine settimana di puro divertimento.
Hanno collaborato
Simone Borgaro
Jacopo Cassero
Tommaso Cometti
Michela Di Sciacca
Lorenzo Re
Francesco Rovellini
Nicola Savio
Mattia Abate
Lisa Barberis
Greta Costamagna
Alessandro Verna
Pietro Tomassoli