DAL SITO DI CASALENEWS:
Molto interesse per il racconto del cappellano dell’istituto penale per minorenni ‘Beccaria’ di Milano.
Venerdì 21 aprile Don Gino Rigoldi, cappellano dell’Istituto penale per minorenni ‘Beccaria’ di Milano, ha incontrato gli allievi dell’Istituto Tecnico Agrario ‘Vincenzo Luparia’ di San Martino di Rosignano.
Dopo una breve presentazione fatta dalla dirigente scolastica, Nicoletta Berrone, il Don ha preso la parola per descrivere la sua esperienza di uomo di Dio in una difficile realtà quale quella del carcere dove sono reclusi giovani di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni, che hanno commesso crimini di ogni genere, dal furto all’omicidio.
Tutti i presenti, ovvero le classi dalla prima alla quinta dell’Istituto, gli insegnanti e gli educatori del convitto, hanno ascoltato con molta attenzione, soprattutto accattivati dal linguaggio semplice ed incisivo con il quale si è espresso. Con animo accorato ha raccontato l’esperienza di molti che delinquono per cercare una via veloce per fare soldi.
Molto spesso si tratta di giovani provenienti da classi sociali povere, o anche poverissime, che combattono tutti i giorni per sopravvivere.
Molti di loro, una volta fuori dalle patrie galere, cercano in qualche modo di inserirsi in una realtà sociale che non sempre li vuole accogliere: molti riescono a trovare lavoro, ma vengono sottopagati, altri ricadono nell’errore.
Secondo le statistiche però pare che il pericolo di recidive, cioè di ricaduta in una vita criminosa, per i giovani del ‘Beccaria’, si aggiri intorno al 15%.
Questo fa ben sperare soprattutto se si pensa che una delle strategie vincenti utilizzate da Don Gino, e dall’equipe di esperti che lavora con lui, è intavolare una terapia di gruppo fondata sul confronto e il dialogo che permette ad ogni minore di essere ascoltato.
Per corroborare tale progetto, Don Gino ha fondato tre comunità alloggio dove i giovani possono frequentare, fuori dalla realtà del carcere, la scuola, lo sport e imparare un mestiere. Ha fondato, inoltre, la Comunità Nuova che ospita giovani in uscita dal carcere.
È stato tempestato di domande fatte dagli allievi del ‘Luparia’ incuriositi dal tipo di rapporto che lui ha instaurato coi giovani detenuti.
È stato un momento toccante quando il Don ha raccontato di avere accolto come suoi figli adottivi tre giovani di nazionalità diversa, coi quali cerca di rendere testimonianza che si può cambiare, nonostante si siano fatti degli errori.
Ha anche invitato alunni, insegnanti ed educatori presenti a dare la loro disponibilità, come volontari, in aiuto dei bambini della Romania di cui lui si occupa come presidente dell’Associazione checollabora con la Fondazione rumena Inima Pentru. Si tratta di diverse attività che ruotano attorno all’abbandono di questi minori per dare loro l’opportunità di essere accolti.
L’incontro si è concluso con un pranzo con il quale la dirigente scolastica, Nicoletta Berrone, il suo staff di insegnanti e gli alunni, hanno voluto ringraziare il Don e rinnovare l’invito a tornare per portare ai nostri giovani nuove esperienze di vita.
Don Gino Rigoldi sabato 6 maggio sarà all’Istituto ‘Leardi’ di Casale Monferrato per incontrare gli studenti.
Redazione On Line – CASALENEWS