Pronti, partenza, viaaaaa!!!
È partito l’8 marzo il progetto di trekking del “Luparia” in collaborazione con il CAI di Casale Monferrato. Un progetto ambizioso che si rinnova ogni anno perché mira a far conoscere ed a frequentare in sicurezza la montagna. Una montagna che può essere vista come un limite, come un ostacolo insuperabile, ma allo stesso tempo come un percorso capace di farci scoprire nuovi orizzonti. Orizzonti che sono dentro di noi ma che, per paura o per inerzia, non esploriamo mai. Un mai che, invece, grazie ad accompagnatori esperti come il signor Massarotto Egisto e l’educatore Claudio Degiovanni diventa “didattica di conoscenza del sé”. Un sé che, nei giovani, ha bisogno di essere stimolato, solleticato, incentivato, per buttare fuori le proprie potenzialità ed avviare un processo di crescita personale in cui il contatto con la natura è sinonimo di conoscenza e di forza interiore. Conoscenza perché, attraverso le escursioni e le esercitazioni, i ragazzi sono “invitati” ad osservare la natura e il territorio che stanno calpestando e forza interiore perché ogni percorso nasconde delle “insidie”, degli ostacoli, che vengono superati grazie all’aiuto dei loro accompagnatori. Accompagnatori che li “prendono per mano” e camminano assieme a loro gioiendo delle loro conquiste. Conquiste che non sono solo fisiche, ma anche e soprattutto psicologiche ed emotive perché emozione sono i loro traguardi ed emozione è lo spettacolo della natura che si dona a noi. Un dono che dodici ragazzi del “Luparia” (Ghezzi Gabriele, Acuto Luigi Dario, Massari Marika, Belzer Nicole, Veggi Gianmarco, Ferrari Marcello, Marrone Leonardo, Pera Simone, Assini Ottavia, Romagnolo Anna, De Faveri Gaia, Franzante Lorenzo) hanno sperimentato con mano sabato 11 marzo al
Passo del Faiallo (GE) e che continueranno a sperimentare da protagonisti, a cicli regolari, sino al 22 maggio. Un maggio che, per loro, sarà di festa, perché alla fine del corso gli verrà rilasciato un attestato di partecipazione con la dichiarazione da presentare a scuola per il riconoscimento dei “Crediti formativi”. Un riconoscimento che non sarà solo formale ma anche empatico, perché empatico è il dialogo tra l’uomo e la natura.
Gli educatori del Luparia